E’ ORA DI PROTEGGERE GLI ORTAGGI

La Praglia - Cavolfiore di moncalieri bio
La Praglia – Cavolfiore di moncalieri bio

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Nell’ORTO a Ottobre


In ottobre le giornate si accorciano, la temperatura media si abbassa con repentini sbalzi tra la notte e il giorno, di conseguenza anche i lavori dell’orto diminuiscono. Generalmente questo è un mese abbastanza piovoso, ma ci possono essere ancora delle belle giornate di sole con temperature miti che permettono di effettuare le ultime semine.

Nelle aiuole lasciate libere dalle colture precedenti, dopo che sono state ripulite dagli scarti vegetali e dopo aver arieggiato il terreno con il forcone a denti piatti, si possono ancora seminare: lattuga e radicchio da taglio, ravanello, rucola, spinacio e valerianella (solo in zone a clima mite o sotto protezioni).

Per tutto il mese si può trapiantare la cipolla bianca e verso fine mese si possono mettere a dimora i bulbilli di aglio, ma solo in zone asciutte e ventilate e con terreni sciolti e sabbiosi. Se invece avete un terreno compatto e argilloso che tende al ristagno d’acqua e la vostra è una zona con inverni freddi e particolarmente piovosi, è consigliabile rimandare quest’operazione a febbraio per evitare che il ristagno di umidità durante la stagione fredda faccia marcire i bulbilli, compromettendo l’intera coltura.

Si può continuare per tutto il mese l’operazione di imbianchimento di alcuni ortaggi come l’indivia , la scarola, i porri e i cardi, procedendo in modo scalare, coprendo cioè un certo numero di piante ogni 10/15 giorni così da avere ortaggi imbianchiti, pronti da consumare, in tempi diversi.

Entro la fine del mese è necessario preparare le coperture che permetteranno a molti ortaggi autunnali di superare l’inverno. Oltre al velo “tessuto-non-tessuto” che servirà per proteggere gli ortaggi bassi come radicchi, cicorie e lattughe dalle prime gelate autunnali, si possono costruire delle serre o dei piccoli tunnel che dovranno essere ben ancorati al terreno con dei picchetti e con i teli di plastica fissati alle strutture tramite delle robuste cordicelle tese trasversalmente e in modo incrociato, così che il vento non li possa sollevare e strappare.

I teli si possono fissare anche con appositi fermagli e cavetti di plastica che, oltre a bloccare i teli, evitano il loro continuo sbattimento quando c’è vento e permettono di aprire e chiudere le protezioni basse con relativa facilità.

Non bisogna dimenticare che le serre e i tunnel vanno arieggiati giornalmente nelle ore più calde della giornata, al fine di evitare una eccessiva condensa e una elevata umidità che è la causa della maggior parte delle malattie fungine delle piante coltivate in coltura protetta, nelle giornate coperte o piovose ovviamente questa operazione non è necessaria. Continuate comunque a trattare, a scopo preventivo, gli ortaggi in serra e in pieno campo con Equiseto e Propogem, per ostacolare eventuali attacchi di crittogame che trovano nell’ambiente umido, molto probabile in questo mese, le migliori condizioni per il loro sviluppo.

Sulle aiuole che resteranno vuote, se non sono già coperte da una coltura da sovescio (senape, ramolaccio, ecc…), per non lasciarle con il terreno scoperto per tutto l’inverno, è consigliabile spargere uno strato di 5/6 cm di foglie secche o altro materiale vegetale, in questo modo il terreno sarà protetto dagli agenti atmosferici e dal depauperamento delle sostanze nutritive.

In primavera la copertura vegetale sarà completamente degradata e pronta per essere interrata, il terreno si arricchirà di sostanza organica e si presenterà più morbido e friabile, molto più facile da lavorare, specialmente se si utilizzano attrezzi a mano come la vanga o il forcone a denti piatti.


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Nel FRUTTETO a Ottobre


Anche nel frutteto le attività si riducono, ma ci sono ancora alcune operazioni importanti da effettuare per una buona cura delle piante da frutta.

Se il frutteto è inerbito, bisogna effettuare l’ultimo sfalcio (o trinciatura) dell’erba. Se si verificasse un lungo periodo di siccità, bisogna intervenire con una moderata irrigazione sotto chioma nei confronti delle piante di susino, pesco, albicocco e ciliegio e anche per tutte le altre giovani piante ancora in fase di allevamento. Questo per evitare un momentaneo arresto della vegetazione e una successiva breve ripresa vegetativa che determinerebbe una scarsa lignificazione dei rami di un anno, con il rischio che subiscano danni da gelo durante l’inverno.

Generalmente nella prima metà del mese, si effettuano le ultime raccolte delle varietà più tardive di mele e pere e anche delle cotogne che vanno staccate dalla pianta, tagliando il peduncolo con le forbici, quando il colore del frutto di questa specie è virato dal verde al giallo e la peluria che lo ricopre si asporta facilmente.

Bisogna prenotare per tempo le piante da porre a dimora nei nuovi frutteti nel mese di novembre, specialmente se si vogliono mettere diverse varietà della stessa specie o se si scelgono vecchie varietà più difficili da trovare. Rivolgetevi sempre a vivaisti di fiducia e con molti anni di esperienza alle spalle, che potranno consigliarvi quali varietà e specie di fruttiferi e quali porta innesti sono più adatti al vostro tipo di terreno e al clima che avete nella vostra zona.

In questo mese bisogna completare i lavori di preparazione e di concimazione del terreno destinato ai nuovi impianti, tenendo presente che il terreno ideale per un frutteto è quello di medio impasto, cioè non troppo compatto né troppo sciolto, fresco, profondo e permeabile, con un pH tra il 6,5 e il 7,5 con una quantità di sostanza organica sopra il 3%, irriguo e facilmente accessibile.

Nei frutteti di nuovo impianto, se il terreno è troppo compatto e argilloso è necessario effettuare, prima della lavorazione e della concimazione, un “ripperaggio” (drenaggio profondo effettuato con un attrezzo particolare chiamato “ripper” che crea nel sottosuolo dei canali di scolo dell’acqua in eccesso). In questo modo si eviterà il ristagno prolungato dell’acqua al livello delle radici e si eviterà l’asfissia radicale e i successivi marciumi dell’apparato sotterraneo con conseguente morte della pianta.

Se il terreno è troppo sciolto, ghiaioso e con scarsa capacità a trattenere l’acqua, bisogna obbligatoriamente intervenire con irrigazioni molto frequenti che necessitano di una grande disponibilità di acqua. In questo caso, se non esiste la possibilità di irrigazione, è sconsigliabile effettuare impianti di fruttiferi in questi terreni.

Si può ovviare all’evaporazione eccessiva con la tecnica dell’inerbimento che ha anche il vantaggio di proteggere il terreno dal depauperamento degli elementi nutritivi da eccessivi sbalzi termici, inoltre apporta sostanza organica e (nel caso di inerbimento con leguminose) una buona quantità di azoto.

Per mantenere al meglio e a lungo la frutta durante la stagione invernale vanno destinati a questo scopo dei locali che abbiano alcune caratteristiche particolari: devono essere poco illuminati o comunque tenuti in penombra con tende spesse alle finestre, devono mantenere una temperatura costante il più possibile, sui dei livelli piuttosto bassi, non devono esserci variazioni di temperatura troppo ampie, in particolare, la temperatura non deve scendere mai sotto lo zero, devono avere delle mensole e delle pedane in legno per tenere la frutta sollevata da terra, devono avere delle reti metalliche fini applicate alle finestre per impedire l’accesso a insetti e topi.

La temperatura ideale in questi locali dovrebbe oscillare tra i 2 e gli 8-10 °C. e l’umidità ambientale dovrebbe mantenersi piuttosto alta (80-90%) per evitare un eccessivo appassimento dei frutti.

Per regolare la temperatura si possono ventilare i locali aprendo o chiudendo le finestre secondo la necessità. Per mantenere l’umidità si possono appendere, vicino alle porte e davanti alle finestre, delle pezze di stoffa mantenute bagnate. Periodicamente bisogna effettuare il controllo e la cernita dei frutti scartando quelli che presentano marcescente.

I locali più adatti per la conservazione della frutta sono quelli interrati o seminterrati come le cantine delle vecchie case rurali che sommano molto bene tutte le caratteristiche sopra descritte.

Buon lavoro!


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Lavori di Ottobre


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