TUTTO CRESCE… ANCHE IL LAVORO!

La Praglia - Orto biologico con pacciamatura biodegradabile
La Praglia – Orto biologico con pacciamatura biodegradabile

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Nell’ORTO a Maggio


A maggio, nell’orto, aumenta il lavoro e molti ortaggi, grazie all’innalzamento della temperatura, della luminosità, e a un maggior numero di ore di luce diurna, sono in piena fase di crescita, dunque è necessario seguire e curare attentamente lo sviluppo delle varie colture.

In questo periodo, insieme alle piante crescono anche i parassiti, che devono essere combattuti, bisogna intervenire già all’inizio del loro apparire, affinchè non vadano a compromettere in parte o totalmente la corretta crescita di un’intera coltura, effettuando trattamenti mirati con prodotti naturali.

Se nel mese precedente si sono verificate brinate tardive o grandinate che hanno danneggiato gli ortaggi più delicati, potete trattare le piante colpite con Propogem, Equiseto e Ortica che le aiuteranno a riprendersi meglio dallo stress e a rivegetare più rapidamente. Se invece una gelata fuori stagione avesse compromesso gran parte delle colture, non disperate perché c’è ancora tempo tutto il mese di maggio a riseminare e a ritrapiantare gran parte delle varietà distrutte.

In questo mese si possono seminare: cetriolo, cocomero (anguria), melone, zucca e zucchino, basilico, lattuga estiva, fagiolo e fagiolino, cavolfiore precoce e cavoli estivi-autunnali; si possono trapiantare: cetriolo, cocomero, melanzana, peperone, pomodoro, sedano, lattugha e scarola, cappuccio estivo-autunnale.

Quando mettete a dimora gli ortaggi che hanno bisogno di essere sorretti o che devono arrampicarsi (pomodoro, cetriolo peperone, zucca e zucchino, fagiolo e fagiolino), sistemate subito i sostegni, prestando la massima attenzione ad usare del materiale robusto e ben ancorato al terreno, per permettere alle colture in oggetto di concludere il loro ciclo di coltivazione senza danni e a voi di ottenere la massima produzione.

Insieme alle colture, in questo periodo si sviluppano velocemente anche le erbe infestanti che vanno tenute sotto controllo, estirpandole prima che prendano la prevalenza sulle piante coltivate. Adottare la pacciamatura tra le file è un ottimo sistema per contenere l’invasione delle ‘malerbe’ e per risparmiare fatica nel lavoro di diserbo, inoltre si ottiene il molteplice vantaggio di proteggere il terreno dagli eventi metereologici e di mantenere la fertilità, la sofficità e la giusta umidità del terreno, con notevole risparmio risparmio di tempo e di acqua nell’irrigazione.

Da questo mese diventa sempre più impegnativo somministrare acqua agli ortaggi che lo necessitano, a causa del progressivo aumento della temperatura. E’ buona norma non bagnare la parte aerea delle piante, ma intervenire dirigendo il getto d’acqua alla base, per prevenire o comunque non facilitare l’insorgere di pericolose malattie fungine. Molte di queste infatti (peronospora, septoria, ecc…) si sviluppano quando la pianta rimane bagnata per diverse ore. Anche esagerare nella quantità di acqua può risultare dannoso, perchè i ristagni d’acqua nel terreno possono provocare marcescenze delle radici e del colletto delle piante e spaccature nei frutti.


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Nel FRUTTETO a Maggio


In questo periodo anche le piante da frutta sono in piena fase di sviluppo, evidenziata dall’allungamento dei nuovi germogli, dalla graduale crescita delle nuove foglie e dall’ingrossamento dei frutticini.

Quando questi ultimi hanno raggiunto la dimensione di una noce si può iniziare il diradamento, nel caso che siano presenti in numero eccessivo; bisogna eliminare quelli deformati, difettosi o che sono stati beccati dagli uccelli, tagliando il peduncolo con cesoie adatte e ben affilate, in genere si lasciano i frutti più grossi, meglio esposti e distanzianti a 10-15 cm tra di loro.

Quest’operazione può essere considerata uno spreco dai frutticoltori hobbisti, che spesso la eseguono mal volentieri e/o in modo insufficiente o addirittura non la eseguono affatto. Invece questa pratica è utile per evitare il fenomeno dell’alternanza di produzione (un anno si e un anno no), aiuta la pianta ad avere un numero di frutti proporzionato al suo vigore vegetativo e a risparmiare energie che utilizzerà per l’emissione di nuovi rami e per la formazione di gemme a frutto per l’annata successiva.

Sulle giovani piante messe a dimora nella precedente stagione, bisogna intervenire anche sui nuovi germogli eliminando quelli cresciuti lungo il fusto. Vanno lasciati solo quelli adatti a diventare le branche principali per la formazione della futura impalcatura. Se scegliete la forma a vaso, dovete lasciare tre rami che siano situati a circa 130-160 cm dalla base e che siano posizionati lungo il tronco ad altezze diverse (5-10 cm di distanza tra di loro), questo per evitare in seguito, nella pianta adulta, lo “scosciamento” cioè la rottura di una o più branche principali.

Anche sui germogli bisogna intervenire, eliminando quelli cresciuti lungo il tronco delle giovani piante messe a dimora nella precedente stagione, lasciando solo quelli scelti per la formazione della futura impalcatura.

Dopo queste due operazioni è bene trattare le piante con Propogem ed Equiseto che hanno la funzione di disinfettare le ferite lasciate dai tagli e di impedire l’entrata nella pianta di pericolose malattie fungine.

Se il terreno del vostro frutteto è inerbito, va eseguito il taglio dell’erba quando quest’ultima ha raggiunto la piena fase di fioritura, usando il rasaerba del giardino, nelle piccole superfici o la trincia per superfici più ampie, l’erba frantumata va lasciata sul terreno. Questa operazione va ripetuta ogni 20-30 giorni per tutta la stagione.

In questo mese possono verificarsi attacchi di afidi (pidocchi) che possono essere tenuti sotto controllo con trattamenti a base di Ortica al loro primo apparire. Anche la carpocapsa (verme delle mele e delle pere) fa la sua prima comparsa dai primi giorni di maggio, nelle zone meridionali, fino ad oltre la metà del mese, nelle zone centro-settentrionali; questo insetto è molto diffuso e pericoloso perchè le sue larve penetrano all’interno dei frutticini rovinandone la polpa e provocando, in seguito, la maturazione anticipata e la conseguente caduta dei frutti.

Per prevenire questi attacchi e intervenire in tempo alla sua prima comparsa, si possono installare nel frutteto le trappole sessuali per la cattura dei maschi, alla prima presenza di questi bisogna trattare le piante con Ortiplus. Successivamente, vanno controllate le trappole settimanalmente e, se si verifica la presenza di altri insetti, bisogna ripetere subito il trattamento.

Con un’attenta vigilanza sugli attacchi parassitari e con una buona cura delle piante, si può sfatare il luogo comune che associa la mela biologica alla presenza del verme dentro o ad un suo aspetto poco gradevole dovuto ad attacchi crittogamici o di parassiti animali.

Oggi la frutta biologica (se si effettuano con diligenza tutti i trattamenti necessari con prodotti naturali a base di erbe officinali e polveri minerali) oltre che sana, gustosa e nutriente può essere anche bella da vedere!

Buon lavoro!


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Lavori di Maggio


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