LE PIANTE SONO A RIPOSO

La Praglia - Neve sui nostri cachi bio
La Praglia – Neve sui nostri cachi bio

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Nell’ORTO a Gennaio


Il primo mese del calendario generalmente è anche quello più freddo. A gennaio infatti le attività agricole sono praticamente ferme perché la temperatura molto rigida e le condizioni del tempo sono sfavorevoli a qualsiasi lavoro all’aperto. In particolare, nelle zone più fredde del centro-nord è impossibile svolgere qualsiasi attività.

Il terreno può essere gelato o coperto di neve e le temperature possono raggiungere facilmente le punte minime permanendo sovente sotto lo zero anche durante il giorno. Anche in questo periodo, nelle belle giornate di sole, bisogna effettuare l’arieggiamento giornaliero delle colture protette (serre e tunnel).

È sufficiente lasciare le coperture aperte per 30-60 minuti, nelle ore più calde della giornata, per evitare un’eccessiva umidità, dovuta alla condensa che si forma sulla superficie interna dei teli plastici. Fenomeno particolarmente dannoso per le colture protette, perché favorisce attacchi di malattie fungine agli ortaggi.

L’arieggiamento giornaliero delle protezioni serve anche per controllare che la temperatura interna non raggiunga livelli troppo alti, a causa del riscaldamento solare. Cosa che può verificarsi facilmente anche d’inverno.

Per prevenire l’insorgere di malattie fungine che potrebbero attaccare gli ortaggi ancora presenti in coltura protetta, è opportuno intervenire ogni 15-20 giorni con Propogem e Equiseto. Solo se il tempo lo consente e nelle zone a clima mite, si può iniziare a distribuire il letame o il compost in superficie. Invece nelle zone più fredde del centro-nord è preferibile rimandare quest’operazione a febbraio.

Approfittando di questo periodo di forzato riposo, potete dedicarvi a fare un bilancio della stagione trascorsa e, in particolare, a programmare la futura annata produttiva. Iniziate disegnando una piantina del vostro orto. Per razionalizzare l’utilizzo delle aiuole potete numerare le varie prode e fare una previsione delle colture da attuare in ognuna di esse, tenendo presente che bisogna alternare e consociare ortaggi appartenenti a famiglie diverse, per non stancare il terreno.

Infatti a ortaggi forti consumatori (solanacee, crucifere e cucurbitacee), devono seguire ortaggi deboli consumatori (composite, liliacee, ecc…) o ortaggi miglioratori del terreno, come le leguminose, apportatrici di azoto. La stessa regola vale per le consociazioni. L’alternanza e la consociazione di piante diverse nella coltivazione degli ortaggi, è una pratica indispensabile per non “stancare” il terreno e per mantenerlo fertile ed equilibrato nei suoi elementi nutritivi.

In questo periodo si possono riordinare e manutentare gli attrezzi, i macchinari e i materiali utilizzati nella stagione passata, così li troverete in perfetta efficienza quando ne avrete bisogno, all’inizio della primavera. Se dovete sostituire manici rotti di pale, badili, forche e rastrelli, state attenti a comprare quelli del materiale più adatto, infatti bisogna osservare attentamente il tipo di legno con cui sono fatti: il frassino ha una buona resistenza e elasticità, così anche il salice che ha in più il vantaggio di essere leggero; molto meno adatto allo scopo, anche se più conveniente, il legno di faggio perché poco flessibile e si spacca facilmente. Per tutte le attrezzature e per tutti i macchinari è meglio non badare al risparmio ma piuttosto alla qualità del prodotto.

Potete consultare i cataloghi delle ditte sementiere per scegliere in tempo le sementi da acquistare per la prossima stagione; date possibilmente la preferenza a quelle di produzione biologica e di vecchie varietà autoctone, che sono senz’altro più sane, più rustiche e più resistenti ad attacchi parassitari.

Non dimenticate di controllare sovente gli ortaggi e i frutti conservati in magazzino o in cantina (patate, cipolle, aglio, zucche, rape, ecc…) e di effettuare la cernita periodica per eliminare quelli guasti, in questo modo si può evitare che il marciume si diffonda a quelli sani.


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Nel FRUTTETO a Gennaio


Nel frutteto, le piante sono in piena fase di riposo, ma tra i loro rami c’è qualcuno che nonostante il freddo non dorme affatto. Sono gli uccelli insettivori, che volano da un albero all’altro, nella speranza di trovare qualcosa da mangiare.

Nella loro affannosa ricerca di cibo, fanno un operazione molto utile alla salute delle piante. Eliminano una quantità significativa di uova e larve di insetti litofagi, nascosti tra le pieghe delle cortecce dei rami. Anche i passeri si aggirano nel frutteto alla ricerca di cibo. Ma se l’inverno è molto rigido o se il terreno rimane innevato a lungo e non trovano grani da mangiare, possono attaccare le gemme dei fruttiferi provocando danni anche ingenti alla futura produzione.

Per distrarre la loro attenzione dalle vostre piante da frutta, potete sistemare nelle vicinanze del frutteto, su di un palo alto almeno 2-2,5 metri, una mangiatoia fornita di granaglie miste che sarà molto gradita a questi uccelli granivori. Per attirare le cince (cinciarella, cinciallegra, cinciamora, ecc…), ottime predatrici di insetti dannosi e perciò molto utili al frutteto, potete appendere alla stessa mangiatoia o fra i rami delle piante, un sacchetto di rete pieno di nocciole, mandorle e arachidi, già sgusciate. Una palla di sugna (grasso di maiale) appesa a una cordicella, servirà a fornire l’energia necessaria a questi simpatici volatili per sopportare la rigidità dell’inverno.

Approntare queste mangiatoie sarà un divertente passatempo e anche un’occasione, per voi e per i vostri bambini, per osservare da vicino le diverse specie di uccelli che frequentano il vostro frutteto-giardino.

Questo mese bisogna effettuare l’ultimo dei tre interventi invernali alle piante per via della presenza dei parassiti svernanti. Irrorate bene tutta la chioma con Propogem, Equiseto e Siligem nelle dosi indicate in etichetta. Se non lo avete già fatto nei mesi scorsi, asportate dal frutteto le foglie cadute, al fine di evitare la proliferazione di malattie fungine alla prossima ripresa vegetativa.

Se per disattenzione o mancanza di tempo non avete fatto i primi due interventi (a novembre e dicembre), potete rimediare iniziando da subito con il primo poi, intervallando di 15 giorni, gli altri due.

Visto il periodo di inattività, in questo mese potete dedicarvi a pianificare e progettare l’impianto di un nuovo frutteto. Scegliere le nuove varietà di pomacee e di drupacee che dovranno andare a rimpiazzare, nel frutteto esistente, le piante morte o vecchie (ormai poco produttive) o che si sono rivelate poco adatte al vostro tipo di terreno e al clima della vostra zona, oppure a voi poco gradite.

Buon lavoro!


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Lavori di Gennaio


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